Vi ricordate l’EMtb Adventure, il primo evento del Garda Trentino dedicato al mondo delle mountain bike elettriche che si terrà dal 29 settembre al 2 ottobre?
Saranno quattro giorni intensi con tour guidati di diverse difficoltà, pranzi e aperitivi con eccellenze enogastronomiche del Garda Trentino, da trascorrere in sella alla propria E-Mtb oppure testando le nuove mountain bike elettriche di alcune aziende produttrici partner dell’evento.
Ora vi presentiamo nel dettaglio il programma completo e la descrizione dei percorsi.

Innanzi tutto, se deciderete di lasciarvi tentare da questo lungo weekend fra i sapori e i colori del Garda Trentino, ecco qui ciò che vi aspetta.

EMtb Adventure

E poi, andiamo a scoprire i diversi itinerari pensati sia per chi è più allenato ed esperto sia per chi è alle prime armi o vuole fare meno fatica.

COMUNICATO UFFICIALE

Giorno 1 – Sabato 30 settembre: Rifugio san Pietro
Itinerario facile
È probabilmente il colpo d’occhio più spettacolare del Lago di Garda quello che si può ammirare dal Rifugio San Pietro, posizionato sulle colline del lato sud del Monte Calino. Neppure la visione che si avrebbe a bordo di un aeroplano potrebbe competere con questo panorama. Oltre alla splendida veduta, sulla terrazza si può gustare inoltre anche il delizioso cibo trentino.
Sono solo alcune delle ragioni per le quali il Rifugio San Pietro è uno dei principali poli di attrazione per gli amanti della e-Mtb, la mountain bike a pedalata assistita.

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La planimetria dei percorsi verso il Rifugio San Pietro

Il nostro tour prende il via dopo aver costeggiato il lago di Garda pedalando da Torbole a Riva del Garda (731), per poi accedere alla pista ciclabile che porta a Varignano.
Da questo punto in avanti si percorre il sentiero panoramico utilizzato anche per importanti competizioni, come la Marathon del Bike Festival di Riva del Garda (772).
Un ripido sentiero in brecciolino sale verso Volta di No (742). Qui il percorso diventa più semplice fino a Tenno, dove si imbocca una strada in asfalto con pendenze importanti, che attraversa Villa del Monte e porta alle pendici del Monte Calino (772).
È un tratto ideale per testare la potenza e le possibilità offerte dalla propria e-Mtb.

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Altimetria Rifugio San Pietro percorso facile
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Dati percorso facile Rifugio San Pietro

Siamo vicini al Rifugio San Pietro, che si raggiunge dopo aver attraversato una fitta foresta. Al primo sguardo, si ha la sensazione di planare su una grande balconata con una splendida vista su Riva del Garda e la parte più a nord del lago.
Dopo il pranzo al rifugio a base di specialità gastronomiche locali, si continua attraverso la foresta percorrendo un tracciato più agevole in terra battuta che supera Bastiani e riconduce ai piedi del Monte Calino (771).
Lo sterrato raggiunge Treni: qui si imbocca il percorso 745. In passato si trattava di una via non semplice da percorrere, ma oggi è diventata più agevole, grazie ai recenti lavori di rinnovamento.
Al termine di questa spettacolare discesa si prosegue per Varignano. L’ultima parte del percorso (743) si snoda tra gli ulivi fino ad Arco, dove il tour si conclude con un aperitivo al Ristorante dei Conti.

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Itinerario difficile
La versione difficile dell’itinerario verso il Rifugio San Pietro prende il via con la rilassante pista che unisce Torbole a Riva del Garda procedendo proprio accanto al lago (731).
Lo speciale percorso realizzato per gli appassionati della e-Mtb, comincia proprio dopo essere entrati nel centro di Riva. Anziché imboccare la strada asfaltata, ci muoviamo su uno sterrato più ripido ma più accattivante, tra ulivi e boschi, fino a Deva (734).
Appena dopo Deva ci troviamo di fronte il piatto forte dal punto di vista tecnico: prima ci si deve cimentare con la ripida discesa che conduce fino alla Valle dei Molini (736), seguita da un tratto in salita altrettanto ripido: è il terreno ideale per la mountain bike a pedalata assistita.

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Altimetria percorso difficile Rifugio San Pietro
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Dati percorso difficile Rifugio San Pietro

Dopo aver superato la Valle dei Molini ognuno dei partecipanti si sarà reso conto dei motivi per i quali la e-Mtb viene considerata così divertente. Da Tenno in avanti, per raggiungere il Monte Calino proseguiremo sullo stesso tracciato inserito nel percorso San Pietro più facile (772), con l’aggiunta però di alcuni sentieri poco battuti che conducono verso la cima della montagna. I ciclisti più esperti avranno di che divertirsi.
Di conseguenza, si entrerà nel Rifugio San Pietro da un accesso posto più in alto, ma sarà possibile godere della stessa splendida veduta dalla terrazza e delle stesse specialità gastronomiche.
Dopo il pranzo, si riprende il percorso attraverso i boschi, imboccando però un sentiero più agevole che porta di nuovo ai piedi del Monte Calino.
Lo sterrato raggiunge Treni, dove si gira a destra per imboccare un sentiero piuttosto complicato fino al recente passato, oggi è diventato più agevole grazie ai recenti lavori di rinnovamento (745). Al termine di questa spettacolare discesa si prosegue per Varignano. L’ultima parte del percorso (743) si snoda tra gli ulivi fino ad Arco, dove l’itinerario si conclude in bellezza, con un aperitivo al Ristorante ai Conti.

Giorno 2 – Domenica 1° ottobre: Mega Marocche
Itinerario facile
Il tour delle Marocche è un classico del lago di Garda – per gran parte del suo sviluppo può essere considerato una passeggiata e non sono necessarie particolari abilità tecniche. Solo il breve tratto di Pietramurata si presenta un po’ più complicato, ma nel complesso anche un principiante può completarlo senza problemi.

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Planimetria percorsi Mega Marocche

Lo scenario è completamente differente da quello che ci si potrebbe aspettare dal lago di Garda: se non fosse per la pista ciclabile sul lungolago all’inizio dell’itinerario, si stenterebbe a credere di essere in zona.
Ma non ci sono motivi per preoccuparsi, visto che stiamo per superare le scoscese falesie della Valle del Sarca. I ghiacciai hanno scolpito questa valle diecimila anni fa e hanno lasciato in eredità queste pareti da scalare, ma anche enormi e soleggiate distese di sassi grigi, le Marocche.

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Altimetria percorso facile Mega Marocche
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Dati percorso facile Mega Marocche

Dopo la partenza da Torbole (731), da Arco imbocchiamo la pista ciclabile che costeggia il lago di Garda (749). Da lì un sentiero in asfalto ci conduce a Pietramurata (750) attraverso il paesaggio roccioso delle Marocche.
Il cammino prosegue raggiungendo il lato est della Valle del Sarca (747) attraversando i detriti rocciosi, con la loro roccia grigia, sempre alla base delle imponenti pareti del Monte Casale. Ci immettiamo così su uno sterrato che si snoda tra gli ulivi fino al ponte romano di Ceniga, attraversando anche Dro.
Da Ceniga, strette strade in asfalto adiacenti alla Valle del Sarca ci portano ad Arco, con il castello sempre visibile a dominare la città.
La parte finale del percorso attraversa il centro storico di Arco (attenzione ai tanti pedoni ma anche alle gelaterie, davvero ottime) quindi la pista ciclabile ci riporta a Linfano (766), dove si potrà brindare per celebrare questo magnifico itinerario.
È proprio il percorso ideale per principianti e famiglie perché non richiede grandi sforzi tecnici e fisici.

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Itinerario difficile
Questo tour andrà oltre ogni esperienza precedente vissuta in bici sul lago di Garda: una pedalata magnifica nello scenario delle Marocche, con i suoi migliaia e migliaia di frammenti di roccia nella Valle del Sarca, a nord di Arco. Le rocce di origine post glaciale, cadute giù dalle pareti rocciose del Monte Casale in direzione del lago di Cavedine, rappresentano un’ambientazione grandiosa per le diverse visite guidate in bici.
Il tour delle Marocche di Dro è un classico, mentre il Super Marocche è una versione con uno sviluppo più ampio (per tutti sono disponibili anche i dati GPS).
Il Mega-Marocche è invece la variante più divertente che si possa immaginare. I sentieri scelti per disegnare questi itinerari sono per la maggior parte scorrevoli e possono essere percorsi anche da biker con esperienza limitata.

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Altimetria Mega Marocche percorso difficile
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Dati percorso difficile Mega Marocche

La versione difficile, con partenza da Torbole, segue all’inizio la ben nota strada che passa da Arco, Pianaura (760) e raggiunge Drena (758). Di qui la via passa per un’alternanza di strade asfaltate e sterrate (755,756), fino a condurci al Passo Udalrico, dal quale si accede a un’area ricchissima di splendidi sentieri nel bacino idrico che congiunge Cavedine e il Lago di Cavedine (752).
Non è semplice spiegare l’itinerario nel dettaglio: meglio seguire con attenzione le indicazioni delle guide, per godersi fino in fondo questi entusiasmanti percorsi immersi in un paesaggio da favola.
Una volta raggiunto il punto più lontano del percorso – la piccola area parcheggio di San Siro – imboccheremo una discesa che porta al Lago di Cavedine, dove è molto divertente pedalare in prossimità delle spettacolari falesie.
La parte finale della discesa diventa un po’ più complicata e richiede un minimo di capacità tecniche. Per chi non le possiede, è preferibile scendere dalla bici in alcuni tratti. Dopo aver pranzato nelle cantine Pisoni, celebri per l’omonimo vino, si imbocca una breve strada asfaltata fino a toccare la sponda settentrionale del Lago di Cavedine.
Per raggiungere il versante opposto, il percorso affronta una serie di intricati sentieri nei boschi e alcuni dei più scorrevoli e divertenti trail del territorio (751).
A questo punto, percorrendo una breve strada in salita, si torna indietro in direzione di Arco e della pista ciclabile che porta a Lifano (731,766), dove è previsto un brindisi per festeggiare la fine del tour.

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Giorno 3 – Lunedì 2 ottobre: Maso Naranch
Itinerario facile
Il Maso Naranch è uno dei luoghi più suggestivi tra quelli sulla sponda nord del Lago di Garda. Da questo rifugio alle pendici del Monte Creino si può godere una spettacolare vista dell’intero lago di Garda e quando il cielo è limpido il panorama arriva fino a Sirmione.
Ma questa è solo una parte della storia: quasi 10 anni fa, Lorenzo Benoni e sua moglie Maura Widesott hanno comprato questa vecchia casa di montagna e l’hanno ristrutturata conservando lo stile originale, per dare vita a un’azienda agricola biologica che comprende un piccolo ristorante e una splendida terrazza panoramica. Il fatto che la struttura sia lontana da Nago e fuori dalle rotte principali, ha spinto Lorenzo Benoni a realizzare un percorso ciclabile, che termina proprio nelle vicinanze del Maso, ribattezzato Naranch Trail.
Grazie alla collaborazione di alcuni amici, Lorenzo e sua moglie hanno passato al setaccio l’area boschiva nella zona collinosa che unisce il Monte Velo e Nago, trovando molti rifugi disabitati per cacciatori. Armati di vanga e piccone, hanno pulito e rimodellato i sentieri, costruendo nell’arco di tre anni un percorso di 5 chilometri. L’itinerario prevede quasi 800 metri di dislivello in salita ed è alla portata di biker esperti e meno esperti, pur presentando alcuni tratti più ripidi, rocciosi e impegnativi.
Il Naranch Trail non sconfina in nessuna proprietà privata né su sentieri del Club Alpino, per cui non c’è alcuna limitazione di percorrenza.

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Altimetria Maso Naranch percorso facile

Se vogliamo raggiungere il Maso Naranch, possiamo farlo attraverso diversi itinerari: la versione più facile utilizza la pista ciclabile che congiunge Torbole ad Arco (731,766), fino al punto in cui prende il via il ripido sterrato che porta da Bolognano al Monte Velo (759). In sella alla e-Mtb, sarà un piacere affrontare la salita.
Dopo una breve deviazione per ammirare lo stupendo panorama da Malga Fiavei, il ripido ma ampio sentiero forestale ci porta alle spalle del Monte Brugnolo.
Da qui un sentiero in discesa conduce al Maso Naranch (761), dove ci attende la perfetta combinazione tra il magnifico panorama e la specialità gastronomiche da godere in terrazza.
Dopo pranzo, si riprende a pedalare su un misto di facili sentieri e strade asfaltate, scendendo alla volta di Nago (761).
Da qui la pista ciclabile ci porta a Forte Alto, una antica fortezza utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale, dove si potrà gustare l’aperitivo.

Itinerario difficile
Il percorso difficile parte dalla pista ciclabile che va da Torbole ad Arco e prosegue fino a Santa Barbara passando per San Martino, Pianaura e Carobbi (760).

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Altimetria Maso Naranch percorso difficile

Da Santa Barbara si sale sul Monte Creino utilizzando stradine asfaltate e successivamente sentieri che attraversano aree prative (761). La vista che si può ammirare dall’alto è incredibile!
Dopo la sosta panoramica, si imbocca una breve discesa sterrata che conduce a un’antica trincea utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale.
Da qui comincia il Naranch Trail: dopo un primo tratto agevole, il percorso diventa più ripido e pietroso. Ci attende un dislivello in salita di circa 400 metri, superato il quale si raggiunge la terrazza panoramica del Maso Naranch, dove si può pranzare con le specialità gastronomiche locali.
Dopo la sosta, si prosegue su sentieri semplici scendendo alla volta di Nago (761).
Da qui la pista ciclabile ci porta a Forte Alto, una antica fortezza utilizzata durante la Prima Guerra Mondiale, dove si potrà gustare l’aperitivo.
Chi crede che questa versione del Naranch Trail non sia sufficientemente impegnativa, per raggiungere Maso Naranch può anche seguire il vecchio sentiero che porta alla Malga Fiavei e dopo imboccare la strada forestale del Monte Brugnole, la stessa dell’itinerario più facile.
Anche questa variante è alla portata di chiunque sia dotato di una batteria carica a sufficienza.

Per ulteriori info, il sito di riferimento è www.gardatrentino.it/it/Garda-Trentino-EMTB-Adventure.

Redazione eBikeCult

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