Dal 5 al 13 agosto scorsi, Stefano Dalfiume, maestro della Federazione Ciclistica Italiana e istruttore presso la ASD Appennino Bike di Imola (BO), accompagnato dagli amici Fabio Campi e Barbara Sotto Corona, ha percorso la seconda edizione della Firenze-Roma in mountain bike, anzi precisamente con Mtb a pedalata assistita.
In 9 tappe, i tre hanno attraversato circa 600 km sulla dorsale appenninica tra natura incontaminata, borghi antichi e ottima cucina, alla scoperta di un territorio ricco di sorprese e opere d’arte favolose, percorrendo quattro regioni: Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Lazio. Quello che vi proponiamo di seguito è il racconto dal diario di bordo di Stefano Dalfiume, che ci descrive l’itinerario tappa per tappa.
Come si legge nella sua pagina Facebook, le bici utilizzate sono state una Haibike front e una Specialized Turbo Levo full suspended.

Firenze-Roma

La prima tappa, sabato 5 agosto, tutta in Toscana, da Firenze per Vicchio di Mugello (FI).
Dopo il doveroso giretto in centro ammirando il Ponte Vecchio, gli Uffizi, Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria abbiamo terminato con la Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Firenze-Roma

Da qui abbiamo proceduto in direzione di Fiesole, grazioso centro urbano sui colli fiorentini per poi transitare sulla Via degli Dei in prossimità del Pratone e proseguire poi tra sentieri sterrati e veloci singletrack.
Il grande caldo non ci ha mollato un attimo, la vista della bellissima Villa Campestri ci ha confermato che La nostra prima meta, Vicchio era vicina!
La superba cena alla Porta di Levante ci ha rimesso in sesto per questa seconda tappa.

Firenze-Roma

Seconda tappa, Domenica 6 agosto, da Vicchio (FI) a Campigna (FC), tappa di trasferimento che ci ha fatto salutare il Mugello per approdare in terra di Romagna, nell’Appennino Casentinese.
Questo bellissimo Tour, durante ai suoi 585 km ci farà attraversare Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Lazio, ben 4 regioni!
La tappa inizialmente si ê sviluppata su strade ghiaiate compatte, per proseguire su breve trasferimento su asfalto fino a San Godenzo (FI).

Firenze-Roma

Da qui abbiamo proseguito fino a Castagno d’Andrea, patria del pittore Andrea di Castagno.
Qui siamo alle porte del Parco del Casentino, le foreste la fanno da padrone e grazie a strade forestali meravigliose abbiamo raggiunto la nostra seconda meta: lo Chalet della Birra di Campigna (FC).

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Anche la terza tappa, Lunedì 7 agosto, è andata, è quella che preferisco: da Campigna (FC) a Chiusi della Verna (AR), abbiamo definitivamente lasciato la Romagna percorrendo il sentiero CAI 00 in uno dei tratti più belli, dalla Calla a Camaldoli.
Breve sosta presso l’Eremo e via in salita verso il Rifugio Fangacci.
Da qui siamo quindi giunti a Badia Prataglia (Ar), breve sosta alimenti e abbiamo proseguito fino al Passo dei Mandrioli, in un continuo saliscendi nel bosco abbiamo poi lambito il Passo della Serra, per procedere in discesa su tecnico single track fino in Valle Santa.

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Gli ultimi 12 km ci hanno fatto giungere alla nostra metà, Chiusi della Verna (AR). D’obbligo la visita al Santuario, luogo che ci riporta a S.Francesco, le stimmate e a un’energia particolare che avvolge il Santuario e le stupende foreste che lo circondano.

Quarta tappa, martedì 8 agosto, da Chiusi della Verna (AR) a Monte Santa Maria Tiberina (PG).
La tappa odierna era contraddistinta da un’infinita serie di strade forestali, a fondi prevalentemente ghiaiati e sterrati. Siamo riusciti a tenere un buon ritmo che in breve tempo ci ha fatto arrivare a 1250 m. presso il Sasso della Regina, per poi iniziare un tratto di saliscendi su fondo prima molto sconnesso e pietroso, poi sterrato in discesa veloce sino giungere ad Anghiari (AR), borgo meraviglioso.
Siamo passati per Monterchi, ove è custodito il dipinto “Madonna del Parto” di Piero della Francesca.
Da qui la tappa é passata in Umbria, lambendo Lippiano, altro grazioso borgo.

Firenze-Roma

Abbiamo superato gli ultimi 3 colli in salita che ci hanno infine condotto alla nostra meta, dopo 58 km e 1600 m di dislivello, che per essere coperti ci ha richiesto un’ora di ricarica alle nostre bici durante la sosta pranzo ad Anghiari.

La quinta tappa di Mercoledì 9 agosto, da Monte Santa Maria Tiberina a Gubbio si è contraddistinta per le sue strade ghiaiate e sterrate della Val Tiberina, che ci hanno permesso di coprire agevolmente i primi 20 km, durante i quali abbiamo costeggiato sterminate piantagioni di tabacco e anche il fiume Tevere per un paio di chilometri, fino a giungere ad uno dei Borghi più belli d’ Italia: Montone, veramente delizioso, rinomato anche per la figura del condottiero Braccio da Montone.

Firenze-Roma


Qui Barbara ed io abbiamo sostato per pranzo e per ricaricare un’ora le batterie delle nostre bici, consapevoli che non eravamo ancora a metá della tappa e ci aspettava anche la maggior parte di dislivello giornaliero.
Siamo ripartiti quindi in direzione di Pietralunga e dopo breve trasferimento in asfalto abbiamo deviato su una carrareccia a fondo sterrato e compatto, che abbiamo percorso per 6 lunghi km, con media di pendenza dell’8% e che non mollava mai.
L’incomparabile panorama che si poteva godere mentre si saliva sotto il sole cocente ha fatto passare in secondo piano la fatica, ampiamente compensata dallo spettacolo che si mostrava ai nostri occhi.
Giunti sulla sommità abbiamo potuto vedere Gubbio in lontananza, quindi iniziava la discesa sterrata e veloce che ci portava alle porte di Gubbio grazie alle stradine secondarie che fanno parte del sentiero Francescano.

Firenze-Roma

Siamo giunti presso l’Anfiteatro dopo aver percorso 62 km e 1150 m. di dislivello, con le batterie ancora cariche al 50%. Alla sera cena in appartamento con ospite l’amico Luca di Gubbio.

Sesta Tappa, da Gubbio ad Assisi: Giovedì 10 agosto Fabio ed io siamo partiti dalla Chiesa della Vittorina, dove San Francesco ammansì il lupo feroce che spaventava gli abitanti.
Dopo breve tratto asfaltato il percorso ha iniziato a salire repentinamente su strada ghiaiata e dopo alcuni saliscendi veloci siamo giunti al primo sentiero che in ripida salita sconnessa ci ha portato su un nuovo tratto ghiaiato dove, in prossimità di una delle tante chiesette disseminate sul percorso, abbiamo rimediato una foratura: un gigante spino d’acacia si era conficcato nella gomma della bici di Fabio.
Dopo la riparazione siamo ripartiti transitando sul crinale contraddistinto dai tanti castelli presenti, tra i quali quello di Biscina che il percorso lambisce. Ancora discesa sterrata per poi affrontare in salita un sentiero molto scosceso, attrezzato con scalini per agevolare il cammino dei tanti pellegrini a piedi. Da qui è stato breve giungere a Valfabbrica per ricaricare un’oretta le batterie e rifocillarci.

Firenze-Roma

Ripartiti solo il sole cocente del primo pomeriggio, ci attendeva l’ultima fatica: il sentiero chiamato “fosso della lupa”, fondo compatto e tre strappi in salita con pendenze del 25%, ove le nostre bici a pedalata assistita hanno fatto la differenza!
Giunti in cima al crinale, in breve abbiamo potuto scorgere in lontananza la Basilica di San Francesco, che ci ha segnalato che eravamo arrivati ad Assisi! La tappa come già sapevo é stata la più dura del Tour, con i suoi 53 km e 1500 m di dislivello lungo il sentiero francescano, sempre molto bello, suggestivo ed impegnativo.

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Settima tappa Assisi-Spoleto-Arrone: Venerdì 11 agosto la tappa ha preso il via con visita al centro di Assisi, in particolare sosta presso La Basilica di San Francesco, poi abbiamo proseguito in direzione della pianura, verso Cannara, famosa per le cipolle, e poi a Bevagna, graziosissimo Borgo tra i più belli d’Italia, infatti ci ha talmente conquistati che la visita è andata oltre i tempi previsti.
Siamo ripartiti a ritmo sostenuto in pianura, direzione Spoleto, seguendo la ciclabile Assisi-Spoleto che ci ha richiesto molto impegno, a causa del forte vento laterale che ha soffiato per 30 chilometri.

Firenze-Roma

Arrivati a Spoleto abbiamo fatto sosta per ricaricare le batterie e mangiare un panino, dopo una veloce visita al centro di Spoleto, in particolare al Teatro Romano per poi ripartire in salita, per scollinare oltre la vecchia ferrovia Spoleto-Norcia.
Qui abbiamo fatto una veloce sosta presso l’agriturismo e Az.agricola “Zenzero e dintorni” per proseguire in veloci saliscendi lungo la ciclabile che costeggia il fiume Nera, che in circa 20 km di veloce percorrenza ci ha fatto raggiungere la nostra meta, Arrone (TR) , dopo 100 km e 1300 m di dislivello percorsi.

Ottava tappa: Arrone-Rieti-Nerola.
Al mattino presto di Sabato 12 agosto ci siamo svegliati di soprassalto, a causa di un violento temporale che si è abbattuto su Arrone e Rieti. Abbiamo così deciso di effettuare uno spostamento in auto, onde evitare di incorrere in problemi nei sentieri che erano diventati acquitrinosi. Siamo quindi partiti seguendo il percorso che ci ha portati a visitare la cascata delle Marmore (spettacolare!), il Lago di Piediluco con il grazioso paesino annesso, per poi uscire dall’Umbria e approdare nel Lazio, a Rieti, per poi giungere a Nerola (RM) ove si trova il Castello Orsini, e le foto dicono tutto.

Firenze-Roma

Abbondante e deliziosa cena alla trattoria “Da Celeste” per ricaricarsi per l’ultima tappa da Nerola a Roma!

Ce l’abbiamo fatta, siamo a a Roma! Dopo 9 tappe, contraddistinte da un caldo insistente che non ci ha mai mollati abbiamo portato a termine la nostra avventura.
Stamattina, Domenica 13 agosto, abbiamo lasciato Nerola e il favoloso Castello Orsini continuando la nostra marcia verso Sud, pedalando sempre tra strade sterrate e ghiaiate, in mezzo a campi di ulivi a perdita d’occhio.

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La vegerazione qui era molto diversa da quella incontrata nelle tappe precedenti, era chiaro che ci stavamo velocemente spostando verso Sud.
Il ritmo di pedalata é stato regolare, sebbene 2 soste forzate per una camera d’aria capricciosa ci abbiano rallentati un po’, e comunque abbiamo passato velocemente gli abitati di Montelibretti e Monterotondo, oltrepassato il quale abbiamo iniziato a scorgere l’avvicinamento alla città, confermato dal passaggio sotto al Grande Raccordo Anulare, poi abbiamo proseguito verso Sud in direzione della ciclabile che costeggia per buona parte il Tevere, per poi lasciarla in prossimità di Castel Sant’Angelo: eravamo già nei pressi di Piazza San Pietro!

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Le foto di rito sono servite a celebrare l’arrivo del nostro Firenze-Roma con mountain bike a pedalata assistita, 9 giorni meravigliosi!
La sera del 15 Agosto, l’amico Cateno di Roma ci ha guidati in una notturna mozzafiato di ben 5 ore; dal Circo Massimo il nostro amico romano ci ha guidati dapprima sulla Via Appia Antica, nota via di comunicazione che collegava Roma a Brindisi. Dopo ci siamo spostati a Trastevere e a Testaccio, per una mangiata di pizza al taglio, per poi proseguire in direzione del centro città, in cui abbiamo visitato pedalando le più classiche mete di rito, quali Piazza Navona, il Pantheon, la Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, Villa Borghese, l’Altare della Patria, il Foro di Traiano, l’arco di Costantino e infine il Colosseo. Questo magnifico regalo dei nostri amici romani è stato il degno finale di un’avventura meravigliosa, il degno incontro tra sport, natura, arte, storia, religione e non per ultimo l’aspetto eno-gastronomico!
Arrivederci alla prossima edizione del Firenze-Roma in mountain bike…

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Redazione eBikeCult

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