Se avete acquistato una e-bike, avrete iniziato a capirla, ad apprezzarla, se non addirittura ad amarla e… magari già vi sarete accorti che, però, c’è qualcosa che potrebbe funzionare meglio.
Cioè vi siete già posti la domanda: quali upgrade fare su una e-bike?
La risposta non è facile, perché dipende da quale uso fate della bici e da quale carenza vi siete accorti guidandola.

quali upgrade fare su una e-bike

Diciamo che i margini di manovra sono abbastanza ampi, ma è bene ricordare che modificare l’allestimento originale di una Mtb a pedalata assistita ne fa decadere il certificato di omologazione.
In questo articolo vi spieghiamo nei dettagli la legge e come operare cercando di essere quanto più rispettosi possibile.
Fatta questa doverosa premessa, passiamo all’elenco dei componenti che maggiormente hanno un’influenza sulla guida di una Mtb a pedalata assistita.

quali upgrade fare su una e-bike


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I componenti più importanti
Cominciamo ad elencare i più significativi per i quali vale una regola molto semplice: quanto più la bici diventa pesante, tanto più i componenti devono essere robusti.
Quindi, se a una Mtb tradizionale con 150 mm di escursione una Fox 34 o una RockShox Pike (tanto per fare degli esempi) possono andare bene, la musica cambia su una e-bike.
Questi sono i componenti ai quali prestare maggiore attenzione:

– Sospensioni
Una e-bike, essendo mediamente 8 Kg più pesante del suo corrispettivo senza motore elettrico, richiede una forcella più solida, capace di gestire, appunto, il peso extra.
Ma non è solo una questione strutturale: anche la taratura va rivista prestando attenzione sia alla parte pneumatica (aumentare la progressività può essere utile) che a quella idraulica.

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La Ohlins Rxf36 montata su una Trek Powerfly 9 Lt Plus.

Se la vostra e-bike ha almeno 140 mm di escursione e la vostra guida in discesa è abbastanza disinvolta, è consigliabile una forcella da enduro (del tipo Fox 36 oppure RockShox Lyrik o Yari, per citare le più popolari).

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La RockShox Lyrik (qui il test)

Sul posteriore discorso analogo: il peso maggiore può richiedere una progressività maggiore dell’ammortizzatore e in alcuni casi anche la sua sostituzione con uno più capace in discesa se si va giù decisi.
Da valutare, in tali casi, un modello a molla.

– Ruote
Al momento non esistono proposte dedicate alle e-bike e quindi l’unica opzione possibile è rivolgersi a ruote destinate a usi più gravosi, cioè enduro o addirittura Dh (se disponibili con gli standard opportuni).

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E’ in corso il test delle nuove Mavic Deemax Pro, sia Mtb tradizionali sia a pedalata assistita.

Il peso maggiore della bici cambia in modo considerevole lo stile di guida per cui, spesso, alle ruote è richiesto un lavoro extra: se rocce, sassi, scalini e ostacoli vari non sono sempre “sorvolabili” con un classico bunny-hop per via del peso più elevato, tocca alle ruote (e alle gomme) fare il lavoro sporco.

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Manovre come questa richiedono non poca destrezza con una e-bike, anche se la geometria delle ultime arrivate finalmente facilita molto le cose.

Il peso maggiore della bici, inoltre, induce maggiori flessioni sulle ruote e anche questo contribuisce a “sporcare” la precisione di guida.
Quanto più le ruote sono solide e robuste, tanto migliore sarà la guida e tanto maggiore sarà l’affidabilità della bici.

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E i cerchi in carbonio?
Diciamolo chiaramente: può essere un azzardo almeno sulle bici con tanta escursione e tanto peso.
E’ vero che le ruote, o meglio, le masse periferiche delle ruote, cioè cerchi e gomme, dovrebbero essere quanto più leggere possibile per migliorare la maneggevolezza, ma nel caso delle e-bike il discorso affidabilità diventa prioritario.

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– Freni
Dipende dall’uso che fate della e-bike: le lunghe discese richiedono, anzi, impongono impianti frenanti molto potenti, ovvero dischi da 200 mm (sia davanti che dietro), pasticche freno sinterizzate (bandite quelle con mescola organica) e pinze a 4 pistoncini.
Senza dimenticare che Sram, Formula e Magura, per citarne alcuni, hanno in catalogo dei modelli specifici per e-bike.

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I freni Sram Guide Re

Se invece le discese non sono lunghe e/o se non vi piacciono troppo i sentieri più tecnici, l’impianto frenante di serie potrebbe già andare bene.
Semmai verificate che le pasticche di primo equipaggiamento non siano organiche (arrivano a surriscaldarsi molto facilmente).

– Gomme
Sono di due tipi: 650b Plus (cioè con sezione da 2,6” a 3,0”) e standard (sezione fino a 2,5”).
Nel secondo caso le opzioni possibili sono praticamente illimitate e se vi piace guidare in discesa non abbiate indugi: assicuratevi di avere gomme da enduro o da downhill.
La struttura di queste gomme nonché il grip offerto da mescole più morbide sono un aiuto non indifferente nella guida.

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Le Schwalbe Nobby Nic da 3,0″.

E le Plus, invece?
Al momento le proposte sono ancora limitate e le case stanno lavorando sodo per renderle solide e resistenti quanto le “sorelle” standard: le Plus richiedono una struttura molto solida sui fianchi e sul tallone (cioè la parte di gomma che si “aggancia” al cerchio) e al momento sono pochi i marchi che hanno delle proposte ad hoc per le e-bike (Schwalbe ad esempio).
In generale, quindi, anche per le gomme vale quanto detto per gli altri componenti: tanto più sono solide, tanto meglio è.

– Trasmissione
Su una Mtb tradizionale avere uno Shimano Xtr o uno Shimano Slx non altera affatto le prestazioni del cambio (semmai cambiano pesi e costi), mentre sulle e-bike la trasmissione diventa un elemento cruciale perché le forze in ballo sulla catena sono maggiori e di conseguenza il rischio di rottura e l’usura della catena sono maggiori.
Senza dimenticare la solidità del cambio.

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Lo Sram Ex1

Facciamo un esempio banalissimo: se una e-bike cade a terra, mentre si guida o perché appoggiata male al muro, il maggiore peso della bici può potenzialmente fare più danni al cambio.
La trasmissione, quindi, è fra gli elementi da considerare con maggiore attenzione in caso di upgrade e al momento c’è solo lo Sram Ex1 da valutare.
Su come vada questo cambio ne abbiamo parlato diffusamente al Provalo con Noi.

Un manubrio più largo
Le e-bike, spesso, sono mediamente più alte da terra delle Mtb non motorizzate e questo comporta non pochi cambiamenti nella guida.
Raggiungere una buona confidenza di guida (qui vi abbiamo spiegato cos’è e come si ottiene la confidenza di guida) richiede tempo e, magari, anche alcuni cambiamenti sulla posizione in sella.

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Il Truvativ Descendant

Una soluzione per migliorare reattività, stabilità e controllo è montare un manubrio più largo.
Anche tanto più largo: diciamo che se avete una forcella da 150 mm in su un manubrio da 780 mm di larghezza fa il suo effetto…
Attenzione, però: se allargate il manubrio potreste dover accorciare l’attacco manubrio e/o alzarlo, quindi tenete a mente anche questi dettagli.
Il reggisella telescopico lo diamo per scontato, visto che con una e-bike diventa utile anche in salita, quando la pendenza supera il 25%.

Un dettaglio non banale: le manopole
Una bici più pesante sollecita di più muscoli e mani, per cui mantenere il controllo del mezzo su sentieri impegnativi diventa meno facile.
Cosa considerare in questi casi?

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Le manopole Ergon Ga2

Le manopole giuste, ovvero manopole pensate per un uso più gravoso (enduro o Dh), più larghe, con il collarino di serraggio, ergonomiche ed eventualmente anche di diametro maggiore.
Se avete mani grandi (cioè se indossate almeno una taglia XL di guanti) possono migliorare il comfort e il controllo del mezzo perché ripartiscono su una superficie più ampia del palmo della mano le sollecitazioni del terreno.

Leggerezza addio?
Diciamo che se avete una e-bike e una certa vocazione per i sentieri e la guida disinvolta è meglio privilegiare solidità e robustezza.
Almeno per il momento le e-bike pesano, perché ci sono il motore e la batteria e, soprattutto, perché il telaio deve soddisfare dei requisiti di robustezza ben precisi.
Lo sviluppo che i vari marchi stanno conducendo su questi mezzi è focalizzato su:

– baricentro basso
– geometria ispirata a quella delle Mtb tradizionali
– centralizzazioni di motore e batteria
– sviluppo di componenti dedicati alle e-bike

ma lo scenario è destinato a cambiare ancora.
Ciò che è interessante segnalare, però, è che rispetto alla produzione e-bike di soli due anni fa i cambiamenti sono stati notevoli, al punto che molte persone, anche biker esperti, hanno iniziato a guardare e usare con soddisfazione questi “giocattoloni”.
Il peso maggiore si fa sentire, certo, ma certifica anche la tanta sostanza che compone le e-bike di ultima generazione. ?
Provare per credere…

Simone Lanciotti

Salve, mi chiamo Simone Lanciotti... e sono un appassionato di mountain bike come voi. Qualche anno fa, beh, ormai 5 anni fa, ho provato la prima e-Mtb e si è aperto un mondo. Sono convinto che siano un'alternativa alle Mtb che potenzialmente riguarda tutti i biker. Il mio lavoro (e quello dello staff di eBikeCult che dirigo) è raccontarvi la loro evoluzione, come usarle al meglio e come vanno sui sentieri. Di seguito potete trovare tutti gli articoli firmati dal sottoscritto. Simone Lanciotti