Le e-bike dilagano e a qualcuno fanno venire voglia di ardite elaborazioni.
Come ad esempio al nostro lettore Guido Medana che ha trasformato la sua Cannondale Trigger 27.5 in una Cannondale e-Trigger 27.5 (si può chiamare così?).
E il risultato è sorprendente, perché Guido non ha semplicemente appiccicato il motore elettrico alla sua bici, ma ne ha proprio modificato il telaio. E parliamo di un telaio in fibra di carbonio. Il risultato, a suo dire, è molto solido e ha richiesto un impegno non indifferente.
Guardate un po’…
SL

Cannondale e-Trigger

Tutto parte da un progetto su Adobe Illustrator, passato poi ad un programma Cad 3d… (foto sotto) e via fino al risultato finale. La Cannondale Trigger è stata motorizzata con il motore centrale Bafang da 750 W (1200 W di picco!), giusto mix tra peso, prestazioni ed affidabilità; questo risulta essere parte strutturale del telaio.

Cannondale e-Trigger

Cannondale e-Trigger

Ne risulta una e-Mtb da 19,4 Kg, bilanciata dinamicamente, con 680 Wh di batteria (e solo 2,6 kg) che le consente prestazioni notevoli, in termini di durata.
La Trigger è strepitosa in salita, quanto redditizia in discesa; oserei dire che nulla è cambiato in termini di guidabilità dalla versione originale (a parte, certo, 8 kg in più). Per la corona ho optato per progettare uno spider a doppia piastra che potesse sfruttare la mia (ottima) trasmissione Sram originale (pacco pignoni, catena e corona).

Cannondale e-Trigger
Il telaio prima dell’intervento
Cannondale e-Trigger
Il telaio dopo l’intervento

Cannondale e-Trigger

Cannondale e-Trigger

Attualmente monto la corona da 28 denti, che, unita al 10/42 denti del posteriore, mi ha restituito la bici originale.
Il movimento centrale è stato rifatto da 68 mm, avanzato di 5mm e spostato sulla sinistra di 2 mm, per ottimizzare la linea catena, perfetta come sulla bike originale.
Affidabilità: l’aspetto è stato attentamente valutato ed ora il motore è parte strutturale del telaio (oltre al fissaggio tramite movimento centrale, infatti, la parte anteriore del motore viene fissata alla parte discendente del telaio modificato). Il fatto poi che l’ammo funzioni in trazione anziché in compressione, non stressa il telaio nel punto in cui è stato modificato.

Cannondale e-Trigger
Il passaggio interno dei cavi

Cannondale e-Trigger

Movimento centrale: quello originale è stato “svuotato” (asse e cuscinetti) ed è stato inserito un tubo in alluminio avente diametro interno come il movimento centrale Bafang. Questo tubo (largo 68 mm) è stato resinato nella sede originale della Trigger, avanzandolo di 5 mm. Già che c’ero l’ho anche fatto spostare sulla sinistra di 2 mm, così da avere una linea catena pressoché perfetta.

Cannondale e-Trigger

Cannondale e-Trigger

Cannondale e-Trigger

Per la cronaca… molto importante: ho progettato il tutto e seguito gli avanzamenti lavoro passo passo, ma la parte che ha interessato il carbonio è stata realizzata da una azienda (Grazie Claudio!) che produce telai fasciati in carbonio. Non si scherza con modifiche strutturali del genere!
Io faccio prevalentemente enduro/all mountain (le ruote in foto sono quelle originali, sostituite con cerchi da 30 mm e copertoni Minion Dh da 2,5 pollici) e, credetemi, se dopo due mesi di salti e discesoni a manetta è ancora intera…
Tutti i cablaggi elettrici sono stati inseriti nel telaio per una pulizia totale.

Cannondale e-Trigger

Cannondale e-Trigger

Cannondale e-Trigger

Per quello che riguarda il porta batteria, ho preferito la soluzione a borsa perché più leggera e versatile (posso a scelta aggiungere la batteria per il faro led o attrezzi e camera d’aria!).

Redazione eBikeCult

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