BAD RAGAZ – La prima esperienza di guida della Trek Powerfly LT 9 2019 (qui trovate prezzi e specifiche) ha confermato molte delle sensazioni che già mi erano note dai precedenti test della gamma Powerfly LT.
La versione 2019, però, mi ha stupito soprattutto appena salito in sella.

Trek Powerfly LT 9 2019
La Trek Powerfly LT 9

Trek Powerfly LT 9 2019



La posizione in sella
La forcella da 160 mm, nella fattispecie una Fox 36 Performance Float Grip (foto in basso) specifica per e-bike, ha alzato il manubrio da terra e ha risolto quello che secondo me era un piccolo limite della versione 2016.
Ossia il manubrio troppo vicino a terra.

Trek Powerfly LT 9 2019

Ora le cose sono decisamente migliorate.
La taglia che ho scelto per il test in anteprima è una 19,5” alla quale ho sostituito l’attacco manubrio da 70 mm con uno da 50 mm e la posizione in sella è più bilanciata sulle due ruote.
Spostando la bici per le prime regolazioni mi accorgo che è piuttosto pesante.
Sono consapevole che si tratta di una e-bike, ma resto comunque colpito dal peso.
Più avanti capirete perché.

Trek Powerfly LT 9 2019

Mi accorgo che il comando remoto del reggisella telescopico Bontrager Line è piuttosto duro da attivare e in Trek mi spiegano che per le prime volte, purtroppo, è così.
Regolo il Sag dell’ammortizzatore al 35%, gonfio le gomme a 1,6 bar e mi accingo a partire.
In Trek mi suggeriscono di utilizzare la modalità eMtb di Bosch con la quale si riesce a percorrere tutto il giro previsto.
Ah, dimenticavo: la borraccia è piena e si trova proprio lì, dove ci si aspetterebbe che fosse: sul tubo obliquo.

Trek Powerfly LT 9 2019

In salita
La sospensione posteriore è sempre lei: attiva, reattiva e molto sensibile.
L’ammortizzatore RockShox Deluxe RT3 RE:aktiv, quando selezionata la modalità più chiusa della compressione, diventa molto rigido, al pari della forcella Fox, e quindi alzarsi sui pedali non porta le sospensioni a comprimersi, se non in minima parte.

Trek Powerfly LT 9 2019

L’altezza del manubrio è più bilanciata rispetto alla versione provata qualche anno fa e quando si va off-road si apprezzano tre cose:
– la spaziatura dei rapporti con il cambio Sram GX Eagle è nettamente migliore rispetto a quella dello Sram EX1 che, pur essendo specifico per e-bike, riesce di rado a darti la cadenza di pedalata che vorresti.
Le prestazioni in fatto di precisione, fluidità e silenziosità sono ancora superiori, ma nel complesso il cambio Sram GX Eagle è un passo in avanti.
Il pignone da 50 denti sulle rampe più brutali è utile…

Trek Powerfly LT 9 2019

– il grip che offre la nuova gomma Bontrager XR4 Team Issue è di alto livello ed è quello che ci vuole su una e-Mtb come questa. Ben fatto, Trek!

– il carro lungo, per via della gomme Plus e per via degli ingombri dettati dal motore Bosch, in salita è un vantaggio perché la bici tende meno facilmente ad impennare e la ruota posteriore riesce ad avere più grip.

In discesa
E’ in discesa che mi sono ricordato di avere per le mani una e-Mtb cattivella…
Per diversi motivi, non tutti positivi.
Andiamo per ordine, cominciando dalle note positive.
La sospensione posteriore è sempre spettacolare, ma per farla funzionare a dovere occorre andare anche un pelino oltre il 40% di Sag, altrimenti rimane sempre un po’ troppo sostenuta.

Trek Powerfly LT 9 2019

La forcella Fox 36 Performance Grip è semplice da gestire e da regolare, super fluida e sostenuta quanto basta per guidare bene questa e-Mtb.
Mi ha sorpreso davvero.
Le gomme, anche in discesa, sanno il fatto loro: la guida è precisa, il grip è molto buono e resistono bene anche agli strapazzi su rocce e sassi.
E poi freni Shimano Deore Xt a 4 pistoncini di cui vi ho già parlato qui… per cui non mi ripeterò ?

Trek Powerfly LT 9 2019

Insomma, in discesa è davvero efficace e divertente, salvo che ogni tanto ti fa ricordare del peso.
E che peso…
Durante la presentazione in Svizzera non ho avuto modo di pesarla, ma appena Trek Italia ne ha spedito una presso il mio indirizzo per un test più approfondito mi sono tolto la curiosità e… caspita, 24,23 Kg, senza pedali e in taglia 19,5”
Fino a qualche anno fa sarebbe stato un peso tutto sommato in linea per una e-Mtb con 150 mm di escursione al posteriore, ma nel 2019 siamo su un livello decisamente alto.
Che si fa avvertire in discesa, quando c’è da guidare.

Trek Powerfly LT 9 2019

Nei rilanci
Il motore Bosch, se si sta sotto i 25 Km orari, è molto reattivo e pronto e la modalità eMtb è davvero efficace in off-road, anche se più vorace di batteria.
E non di poco.
La spaziatura dei 12 pignoni Sram GX Eagle aiuta molto a trovare sempre il giusto rapporto.
No, non rimpiango lo Sram EX1.

Trek Powerfly LT 9 2019

In conclusione…
La guida di questa bici è molto piacevole, sebbene ci sia una leggerezza tutt’altro che elevata.
La ragione?
La risposta è da ricercare nella batteria Bosch PowerTube (sebbene la differenza di peso rispetto alla batteria classica sia intorno ai 200 gr), nella costruzione del tubo obliquo (che ora prevede l’alloggiamento della batteria e deve comunque garantire una solidità elevata), nelle ruote con cerchio da 40 mm rinforzato e nelle gomme Bontrager XR4 anch’esse rinforzate.

Trek Powerfly LT 9 2019

Nel momento in cui scrivo queste righe sto riportando le impressioni di un’uscita sui sentieri di Bad Ragaz, Svizzera, e di due uscite sui miei sentieri e in tutti e tre i casi ho avvertito la solidità di questa e-Mtb.
Certo, direte voi, con 24 Kg di bici ci mancherebbe altro… ma il concetto va spiegato meglio.

Trek Powerfly LT 9 2019

Ciò che ho avvertito (e il proseguo del test dovrebbe confermarlo) è che la bici, sì, pesa, ma è anche molto solida, precisa e ben bilanciata.
Le sospensioni fanno un ottimo lavoro, le gomme sono morbide al punto giusto (attenzione, sono a circa 1,5 bar) e la frenata è efficace e resistente.
Cioè, i sentieri di una gara di enduro non spaventerebbero.
E con la nuova Trek Powerfly LT 9 la casa americana aveva in mente proprio questo.
Il test di questa e-Mtb continua, perciò restate sintonizzati…

Qui tutti gli articoli e i test della gamma Trek Powerfly

Per informazioni TrekBikes.com



Simone Lanciotti

Salve, mi chiamo Simone Lanciotti... e sono un appassionato di mountain bike come voi. Qualche anno fa, beh, ormai 5 anni fa, ho provato la prima e-Mtb e si è aperto un mondo. Sono convinto che siano un'alternativa alle Mtb che potenzialmente riguarda tutti i biker. Il mio lavoro (e quello dello staff di eBikeCult che dirigo) è raccontarvi la loro evoluzione, come usarle al meglio e come vanno sui sentieri. Di seguito potete trovare tutti gli articoli firmati dal sottoscritto. Simone Lanciotti