Come saranno le e-bike del futuro?
Non ho la sfera di cristallo, per cui quanto state per leggere sono solo dei pensieri e immaginazione in libera uscita.
Basati su rumors, chiacchiere, dati semi-ufficiali e tendenze attuali.
Diciamo che se dovessi immaginare la e-bike del futuro, e in particolar modo la e-Mtb del futuro, io la immaginerei così.

– Ancora più integrazione
E’ diventato da subito, da quando la Turbo Levo ha fatto la sua comparsa, uno dei temi sul quale tutti hanno iniziato a riflettere.
La batteria integrata nel tubo obliquo e il motore poco visibile l’hanno resa un riferimento che ancora oggi, a livello estetico, detta la sua legge.
Ma l’integrazione potrebbe riguardare anche altri aspetti della bici, come display, luci (quelle per il night riding), portaborraccia e altri dettagli ancora.
Dato che a bordo c’è l’elettronica (e ce ne sarà sempre di più), lasciamo che diventi sempre più utile.
Come ad esempio…

e-bike del futuro

– Un coach nel motore che ti conosce bene
Immaginate se la centralina che gestisce il motore e il livello di assistenza alla pedalata avesse anche accesso ad informazioni come il battito cardiaco, gli obiettivi che il biker si è prefissato (migliorare la resistenza? migliorare la potenza? perdere peso? restare entro un range di frequenza cardiaca?) potrebbero essere raggiunti con una gestione più intelligente del motore.
Cioè è il motore che, conoscendo le capacità e le finalità di chi sta in sella, decide (o suggerisce) quanto impegno si debba mettere sui pedali.
Sappiamo quanto le e-bike aiutino molte persone (anche ex-biker o ex-motociclisti) a tornare in forma e questo potrebbe essere uno dei possibili sviluppi delle e-bike.
In chiave fitness.

– Benvenuti componenti specifici (ma serviranno ancora?)
Perché hanno iniziato a comparire componenti specifici per e-bike?
La prima ragione è quell’extra di coppia motrice che il motore scarica sulla trasmissione, quindi ruota libera, catena, pignoni e corona sono più sollecitati.
E su questo, molto probabilmente, continueremo a vedere altri sviluppi in futuro.
Ma per tutti quei componenti studiati per gestire al meglio il peso extra delle e-Mtb… le cose potrebbero andare in modo diverso.
Si stanno vedendo e-bike sempre più leggere, tanto che il peso medio si sta avvicinando, pian piano ai 21 Kg, contro i 23 di qualche anno fa.
Certo, parliamo di e-Mtb con telaio in fibra di carbonio e componenti raffinati, ma comunque è innegabile che uno sforzo di contenimento dei pesi sia tutt’ora in atto.
E lo sarà sempre di più.
Al punto, a mio avviso, da rendere le e-bike sempre meno dei “carri armati” impegnativi da guidare al limite in discesa.

e-bike del futuro

– Display sì, display no?
All’inizio il display era necessario, per monitorare il lavoro del motore, il livello di assistenza, l’autonomia e via dicendo.
Poi, è arrivata la Turbo Levo e le cose sono cambiate, nella direzione diametralmente opposta.
Il display non è cool.
Anche se insieme a Garmin ha dato la possibilità di averne uno, con diversi limiti, però.
Infine è arrivata Shimano con il sistema Steps e ha fatto capire che il display, invece, è molto utile e pratico se posizionato lì, dove non è a rischio impatti, e le cose sono nuovamente cambiate.
E domani?
Domani probabilmente sarà l’utente a decidere se avere o no il display.
Non possono essere Shimano, Bosch, Specialized o qualunque altro marchio a fare questa scelta per gli utenti.
Se c’è la connettività Bluetooth o Ant+ che sia l’utente a decidere.

e-bike del futuro

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– Ma dov’è il motore?
Sì, il motore sarà sempre più piccolo.
Forse anche più silenzioso, ma diciamo che sono le dimensioni a preoccupare di più chi deve costruirci un telaio e una sospensione posteriore intorno.
I motori elettrici per e-bike saranno sempre più piccoli e, forse, integrati nella batteria, come sta facendo Fazua, per fare in modo che l’hardware elettrico intorno al movimento centrale sia il meno ingombrante possibile.
Questa sarà la novità più interessante del prossimo futuro.
Ha iniziato Brose (con Specialized) e poi Shimano a dare dimensioni compatte al motore elettrico.
E arriveranno anche gli altri, prima o poi.

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– Batteria più piccola, ma più grande
Ecco un altro tema cruciale.
L’ingombro delle batterie è direttamente proporzionale alla loro capacità in Wh.
Non si sfugge, oggi, a questa equazione.
E le batterie a stato solido che hanno iniziato a fare capolino nel mondo dell’auto?
Per ora sono solo una sperimentazione e, forse, anche un azzardo.
Non esiste ancora una tecnologia alternativa agli ioni di litio altrettanto sviluppata e affidabile.
Per ora.
Intanto, quello che si può ipotizzare, è che le batterie siano sempre più grandi e sempre più integrate nel telaio.
E questo, forse, potrebbe richiedere un nuovo canone estetico per le e-bike.

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– Ciò che è cool oggi, domani…
…potrebbe non esserlo.
Mettiamola così: oggi una batteria di 500Wh di capacità riesce ad essere nascosta nel tubo obliquo, più o meno bene.
Ma se la batteria aumenta di dimensioni, al fine di aumentare la capacità, la lunghezza del tubo obliquo potrebbe non essere più sufficiente.
E quindi?
Quindi, potrebbe accadere che il canone estetico delle e-bike cambi in favore di soluzioni che permettano di avere una batteria e un motore posizionati il più in basso possibile e con un tubo obliquo di dimensioni molto generose.
Guardate la Cannondale Moterra.
Al primo sguardo non ti conquista, ma quando la usi ti accorgi che… l’hanno pensata bene.
Come e-bike.
Metti da parte i pregiudizi dettati da un aspetto esteriore “diverso” e non-trendy, restano le sensazioni di guida.
E se domani e-bike come questa fossero le prime a permettere l’alloggiamento di batterie da 750 Wh?
Come verrebbero percepite?
Ricordate le prime 29”?
Goffe, sgraziate, improponibili… eppure sappiamo com’è andata a finire.
Quindi, sulla scena e-bike potrebbe arrivare un nuovo canone estetico.

e-bike del futuro


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– Geometria specifica per e-bike: ma quale?
Domanda: siamo sicuri che su una e-bike la geometria di una Mtb di ultima generazione funzioni altrettanto bene?
Cioè, un reach pronunciato (in stile Forward Geometry) è realmente altrettanto funzionale su una e-bike?
I nostri test dicono che non è sempre così.
Il motore e la batteria, infatti, abbassano il baricentro e riducono la facilità con la quale si riesce a fare un bunny hop.
A meno di non aumentare lo stack (cioè di aumentare l’altezza del manubrio da terra) e di ridurre il reach, come ha fatto, ad esempio, Orbea sulla Wild Fs.
Sulle prime, quando l’ho provata, mi ha stupito e non in positivo.
Poi, però, mi sono detto che, essendo una e-bike, questa soluzione aveva un perché e guidandola, infatti, mi sono ricreduto.
Il motore e la batteria sono un aggravio di peso, ma sono anche due elementi che tengono in basso il peso e che riducono di molto il rischio di over bar.
In italiano, ribaltamento.
A mio avviso c’è da riflettere su questo.

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– Gomme Plus, ruote da 29” oppure…
Le gomme 650b Plus sono state elette gomme perfette il mondo elettrico.
Sono le più diffuse, sebbene con sezioni molto differenti fra un marchio di gomme e un altro, ma anche le meno apprezzate da chi vuole guidare davvero.
Ma sulle e-bike le 29” non prendono molto piede.
Almeno in maniera ufficiale, perché tutte (o quasi) le e-bike Plus sono convertibili in 29”, scelta che in molti hanno fatto specie in campo agonistico (vedi l’E-Enduro).
E se in futuro ci fossero soluzioni ibride?
Del tipo 29” davanti e 650b Plus dietro?
Proprio come ha fatto Fantic con la Xf1 Integra.
Vantaggi?
Sull’anteriore, almeno sulla carta, maggiore facilità di superamento degli ostacoli, maggiore grip e maggiore reattività di una gomma Plus (da verificare…).
Dietro, maggiore comfort, migliore assorbimento e, se la gomma è quella giusta, anche maggiore grip.
Anche su questo c’è da riflettere.

e-bike del futuro

L’evoluzione, però, continua e tutte queste elucubrazioni potrebbero lasciare il tempo che trovano.
Una cosa è certa: molto probabilmente il volto delle nuove e-bike ci stupirà.
Come quando si va a vedere quel filmone al cinema.
Godiamoci l’effetto dirompente.

Siccome l’evoluzione delle e-Mtb procede rapidamente, ecco la puntata successiva…



Simone Lanciotti

Salve, mi chiamo Simone Lanciotti... e sono un appassionato di mountain bike come voi. Qualche anno fa, beh, ormai 5 anni fa, ho provato la prima e-Mtb e si è aperto un mondo. Sono convinto che siano un'alternativa alle Mtb che potenzialmente riguarda tutti i biker. Il mio lavoro (e quello dello staff di eBikeCult che dirigo) è raccontarvi la loro evoluzione, come usarle al meglio e come vanno sui sentieri. Di seguito potete trovare tutti gli articoli firmati dal sottoscritto. Simone Lanciotti