MASSA MARITTIMA – Dopo averle presentate, passiamo alla prime sensazioni in sella.
Dato che le misure Plus sono realmente una novità dell’ultim’ora è difficile fare un confronto fra queste Scott e altri modelli 650b Plus attualmente sul mercato.
A parte alcuni modelli Specialized e Trek di cui vi abbiamo già parlato, non ci sono ancora dei veri e propri termini di paragone.
Quello che state per leggere è un primo brevissimo test e, per quanto della durata di due giorni, tale deve essere considerato.
A Massa Vecchia, in occasione della presentazione Scott 2016, erano presenti in forze Sram, Schwalbe e Fox i cui tecnici si sono presi delle bici al termine della giornata per ridarcele efficienti e pulite il giorno successivo.
Per quanto positivo sia il nostro giudizio, speriamo comunque di averle presto a disposizione per maggior tempo.

Fra i tanti rider presenti a Massa Vecchia c'era anche Brendan Fairclough. Che non si è risparmiato in sella alla Scott Genius Lt Plus... Foto Markus Greber-Scott Sports
Fra i tanti rider presenti a Massa Vecchia c’era anche Brendan Fairclough. Che non si è risparmiato in sella alla Scott Genius Lt Plus…
Foto Markus Greber-Scott Sports

L’ambiente del test
I percorsi preparati per noi erano ben tre, dal più orientato all’Xc al più trail-enduro, con fondi misti roccia e terra e non sono mancati temporali e diluvi. Per tutti i test le gomme utilizzate erano tubeless con lattice.
Lo scenario molto variegato di Massa Vecchia ci ha permesso di provare le varie bici in salita, in discesa e sull’offroad pedalato.

Ogni giorno bici pulite e sistemate. Facile provarne ben 4 in due giorni di riding...
Ogni giorno bici pulite e sistemate. Facile provarne ben 4 in due giorni di riding…

COME VANNO IN SALITA
Una volta selezionata la posizione Traction Control entrambe le Genius nascondono molto bene il loro peso e una pedalata rotonda e costante si rivela essere la più redditizia.
Il grande volume d’aria degli pneumatici ci viene in aiuto anche nelle salite ricche di ostacoli, assorbendo le asperità e donando una trazione incredibile.

Tutte le Scott Plus provate avevano la trasmissione 1x11 Sram e un piccolo guidacatena superiore.
Molte delle Scott Plus provate avevano la trasmissione 1×11 Sram e un piccolo guidacatena superiore.

Genius 700 Tuned: buona distribuzione dei pesi e angoli sterzo/piantone che non obbligano a spostamenti del corpo in avanti.
Nei tracciati di Massa Vecchia abbiamo prevalentemente utilizzato questo modello di bici, più adatto a questo terreno per il suo valore di escursione e per geometrie meno discesistiche. Si può anche pedalare in fuorisella durante la salita, la ruota posteriore non perderà mai aderenza, anche su terreni ricchi di radici e rocce.

Genius 700 Tuned Lt: sulle salite ripide si gioca un po’ in difesa a causa di geometrie meno favorevoli ma non per questo troppo penalizzanti.
Normalmente conviene utilizzare la modalità Traction Control per verticalizzare gli angoli sella-sterzo e avere una posizione più equilibrata, la cinematica del carro tende infatti a comprimersi un po’ durante la pedalata.

Scale 700 Plus: reagisce immediatamente agli input della pedalata, risultando la più “pronta”, la posizione è meno esasperata rispetto alla “cugina” racing, ma per questo più comoda, permette di accelerare senza scomporsi, la stabilità in traiettoria è ottima.

Con le nuove forcelle Fox in versione Plus è facile accomodare una gomma anche da 3,0" di sezione.
Con le nuove forcelle Fox in versione Plus è facile accomodare una gomma anche da 3,0″ di sezione.

COME VANNO IN PEDALATA
Per entrambe le biammortizzate, quando in modalità Traction Control, rilanciare la pedalata si rivela gratificante; non abbiamo lo scatto vivace del formato 27.5″ nativo, ma nemmeno la sensazione di stare su un mezzo che si opponga ai tuoi comandi.
Rispondono in maniera più reattiva di quanto ci si possa aspettare, se le si pedala in modalità Traction Control, senza diventare nervose sulle asperità.
Sulla Genius LT è assolutamente conveniente attivare il Traction Control per evitare inevitabili ondeggiamenti durante la pedalata.
La Scale 700 Plus, infine, invoglia a rilanciare ad ogni uscita di curva. La risposta all’impegno del biker è sempre pronta; a una guidabilità molto buona si abbina grande stabilità, chiaramente nel proprio e nuovo segmento di utilizzo, a dimostrazione di una progettazione mirata ed ottime gomme.

Il manettino inferiore non è quello del deragliatore, ma serve a gestire le sospensioni. E' il comando TwinLoc, ancora più affinato in termini di ergonomia.
Il manettino inferiore non è quello del deragliatore, ma serve a gestire le sospensioni. E’ il comando TwinLoc, ancora più affinato in termini di ergonomia.

COME VANNO IN DISCESA
Le ruote Plus danno il meglio di sé in questo contesto.
Su tutti i modelli provati i piccoli-medi ostacoli vengono superati con una semplicità disarmante, la tenuta in curva è strepitosa tanto che si fatica a trovarne il limite. Non invogliano a saltare perché preferiscono passare sopra a tutto.
Scott è riuscita a mantenere una buon bilanciamento tra la stabilità extra donata dal nuovo formato e la maneggevolezza.
L’insieme cerchio-pneumatico dà l’idea di avere a disposizione più corsa nelle sospensioni rispetto a quanto dichiarato.
Il lavoro della sospensione, che di solito è in parte penalizzato in fase di frenata, viene qui “aiutato” dal grande volume di aria dello pneumatico.
Occorre un certo periodo di “conoscenza reciproca” per capirne bene i limiti.

Come vanno in discesa? Beh, uno come Fairclough non ha problemi a fare questo con qualunque bici... Foto Markus Greber-Scott Sports.
Come vanno in discesa? Beh, uno come Fairclough non ha problemi a fare questo con qualunque bici…
Foto Markus Greber-Scott Sports.

Ad esempio, tutti siamo abituati a lasciar derapare la bike, ma con queste gomme diventa quasi impossibile per via del loro grande grip e si viene proiettati immediatamente in uscita di curva.
Abbiamo provato diverse volte lo stesso giro con i vari modelli a disposizione confrontando le nostre impressioni con altri tester ed è emerso come la Genius Plus fosse la più utilizzata per la sua poliedricità.

Genius 700: fa valere le qualità del nuovo progetto; confidenza, maneggevolezza anche nei tratti più tortuosi e capacità di superare gli ostacoli. I 130 mm al posteriore sono tutt’altro che pochi e uniti ai 140mm dell’anteriore rendono questo telaio estremamente performante. Le nuove unità di Fox sono un deciso passo avanti rispetto ai modelli precedenti in termini di sensibilità e supporto a 2/3 di corsa.

Il nostro tester in azione a Massa Marittima. Foto Markus Greber-Scott Sports.
Il nostro tester in azione a Massa Marittima.
Foto Markus Greber-Scott Sports.

Genius 700 Lt: una spianatrice nata, angolo di sterzo molto aperto, non invoglia ai salti piuttosto spiana il terreno. Non siamo mai riusciti a metterla in difficoltà e unendo una grande precisione di guida alla rigidità del telaio diventa auspicabile avere una copertura anteriore ancora più aggressiva rispetto alla Nobby Nic 650b Plus a disposizione.
L’unico difetto (ammesso che lo sia) è che semplifica sin troppo al biker la lettura del tracciato.

Scale 700 Plus: questa bici si trasforma di fatto in una divertente trail bike a cui manca solo un reggisella telescopico di serie. In comfort offerto è tale per cui a volte non è stato necessario passare alla full per affrontare determinate discese. Certo, non siamo ai livelli della Genius ma superiori a qualsiasi altra front 27,5”-29” attualmente sul mercato.

Il nuovo Fox Nude sfrutta come base di partenza la gamma Fox Float Evol con Dps.
Il nuovo Fox Nude sfrutta come base di partenza la gamma Fox Float Evol con Dps.

SCOTT E-GENIUS PLUS: C’ERA ANCHE LEI
Valutazioni a parte merita la Scott e-Genius Plus, modello a pedalata assistita che ricalca geometrie e caratteristiche della Genius 700 Plus. Si è rivelata essere una bicicletta molto divertente che permetterà anche ai meno allenati di portare a termine escursioni impegnative con grande soddisfazione.
Il motore Bosch Performance CX 250 W con batteria da 500 Wh è molto compatto, è protetto da un guscio in termoplastica e i livelli di intervento seguono i criteri già noti ovvero Eco, Tour, Sport e Turbo.
Non mancano il display Intuvia e la guarnitura Miranda.

Scott e-Genius Plus in azione. Ecco, cosa dicevamo di Fairclough prima? Foto Markus Greber-Scott Sports
Scott e-Genius Plus in azione. Ecco, cosa dicevamo di Fairclough prima?
Foto Markus Greber-Scott Sports

Diventa meno intuitiva in discesa per via del peso superiore e dell’intervento del motore elettrico in fase di rilancio e, infatti, in questo contesto abbiamo sempre preferito la modalità di aiuto minimo.
La salita viene “annientata” in un amen e grazie al display multifunzionale è possibile avere sempre a disposizione informazioni sulla carica residua, modalità e quantità di assistenza alla pedalata in tempo reale oltre a quelle classiche in termini di velocità massima/media/istantanea, contachilometri e orologio.
E’ stata l’unica bici che ha evidenziato qualche problema di trazione in salita, bagnata, sulle rocce, con l’ausilio alla pedalata in modalità Turbo.
Il sentiero sul quale abbiamo provato le altre bici ci impegnava per circa un’ora e 15, ma con la Scott e-Genius Plus è stato percorso in 30’ senza che avessimo esaurito la prima delle cinque barre di energia a disposizione.
Curiosità, il modello di punta adotta una cassetta pignoni Shimano Deore Xt 11-42 e cambio Shimano Deore Xt 11 velocità.

A rendere i test più interessanti ha pensato qualche temporale.
A rendere i test più interessanti ha pensato qualche temporale.

In conclusione…
La pressione delle gomme suggerita per un biker di medio peso (75 Kg complessivi con protezioni, zaino e sacca idrica) è stata di 0,9-1,0 atm davanti e 1,0-1,1 dietro.
Provando pressioni inferiori si raggiunge una trazione in fuoristrada da strada asfaltata e diventa quasi impossibile lasciar derapare la bici in curva.
Durante i test a Massa Marittima ci sono state diverse forature dovute anche al filo spinato.

Riparazione foratura in corso.
Riparazione foratura in corso.

Non c’è gomma che possa resistere contro un nemico così ostico, ma è necessario avere con sé delle camere d’aria compatibili di ricambio.
Ci sono stati poi casi di pizzicature sul fianco del copertone, dovute in parte alla bassa pressione di esercizio (alcuni tester si sono spinti davvero troppo in basso) e in parte alla leggerezza delle coperture Schwalbe (da 800-850 gr) considerata la sezione di 2.8”. Chiaramente serve un compromesso che garantisca una maggiore protezione sui fianchi senza penalizzare troppo il peso.
Un plauso va alla trasmissione monocorona Sram che non ha mai fatto rimpiangere l’utilizzo di un bash, ai nuovi freni Shimano Xtr Trail semplicemente perfetti in ogni condizione e alla componentistica Syncros (dello stesso gruppo Scott).

Il mozzo delle ruote Syncros montate di serie su tutte le Scott Plus.
Il mozzo delle ruote Syncros montate di serie su tutte le Scott Plus.

La nostra idea, a livello squisitamente tecnico, è che il gran volume d’aria dello pneumatico sommandosi a quello dell’ammortizzatore Fox Evol contribuisca a rendere meno progressivo il fondocorsa delle sospensioni.
I grandi vantaggi in termini di sensibilità e lavoro delle sospensioni, quindi, si scontrano con una certa facilità nel raggiungere il finecorsa e questo richiede una maggiore attenzione nel setup delle sospensioni stesse.
Tanto grip purtroppo si sente anche nei trasferimenti su asfalto ma durante questi test abbiamo cercato di starci il meno possibile.
I pesi contenuti per i modelli top di gamma, soprattutto per gomme e cerchio, conferiscono un’agilità inaspettata al formato Plus.

Holgen Meyer a Massa Vecchia. Foto Markus Greber-Scott Sports
Holgen Meyer a Massa Vecchia.
Foto Markus Greber-Scott Sports

Occorre un periodo di apprendistato per capire i limiti di tenuta in curva e per la corretta regolazione delle unità ammortizzanti.
Il formato Plus stimola riflessioni sulla collocazione di tali modelli in un mercato sempre più affollato e ci si domanda se possa diventare l’anello di congiunzione tra i due standard attuali (29” e 27,5”) o se arriverà addirittura a sostituirne uno.
Al momento uno dei freni maggiori alla diffusione di tali mezzi potrebbe essere la ridotta disponibilità di coperture e cerchi specifici, ma se un gigante come Fox ha creato addirittura una linea di forcelle dedicata (e altrettanto ha fatto Rock Shox), allora non rimane che attendere l’arrivo di altri brand e di altri componenti.