Lei e la prima e-Mtb è un tema che, grazie proprio alle Mtb a pedalata assistita, sta diventando sempre più popolare e interessante, non solo per il divertimento, ma anche e soprattutto per trovare o ritrovare uno stato di benessere psico-fisico sempre più richiesto e necessario.
Iniziare con la Mtb non è proprio facile e, precisiamolo sin da subito, questo vale tanto per gli uomini, quanto per le donne.
Abbiamo già visto qualche tempo fa come una e-Mtb possa unire moglie e marito anche nella pratica dello sport e in questo articolo ci rivolgiamo esclusivamente a loro, le donne, che hanno visto nella e-Mtb uno strumento per tornare a stare bene con un approccio più gestibile della fatica.
Erika Bianchi, la ragazza che vedete nel video in basso e in queste foto, è una biker esperta e decisamente allenata, alla quale abbiamo chiesto di fornirci un po’ di consigli su come iniziare con la e-Mtb in chiave femminile.
Lo strumento scelto è una Brinke Raptor, di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo, e lo scenario è quello della gran fondo Soprazocco Bike, nella zona Sud del Lago di Garda.
Nell’articolo che state leggendo abbiamo evitato il più possibile l’uso di termini molto specifici, parlando una lingua non da specialisti (e speriamo di esserci riusciti) per far sì che chi si affaccia per la prima volta alla e-Mtb possa trovare utili i consigli nostri e di una biker.
Siamo partiti da una sorta di esperimento: metti una biker esperta ed agonista, Erika Bianchi, dalle una e-Mtb e fatti raccontare sensazioni e consigli di utilizzo, rivolti però a chi non ha la minima esperienza.
Ovviamente, in chiave da un punto di vista femminile.

Vediamo a quali conclusioni siamo giunti insieme ad Erika riguardo alla sua prima esperienza in sella ad una e-Mtb.
Vi invitiamo ora a guardare il video e poi a proseguire la lettura dell’articolo:
Come avete potuto vedere qui sopra a fine giro abbiamo tratto le conclusioni, unendo il feedback di Erika e la sua esperienza nel mondo delle gare.
Potremmo stare ore a parlare sulla scelta della bici ideale e del giusto metodo per cominciare a pedalare, ma quello che vogliamo fare, con questo articolo, è darvi quei consigli che vi torneranno utili nell’iniziare con questo incredibile sport.
Quale e-Mtb scegliere?
Come avete potuto vedere nel video Erika ha utilizzato una Brinke Raptor motorizzata Shimano Steps E6000.
Questa bici è una front entry level, cioè una e-Mtb con forcella ammortizzata (cioè con sospensione solo anteriore) dal prezzo di 2499€.
Cosa vuol dire questo?
Questo modello è appunto pensato per chi vuole iniziare e permette di affrontare percorsi relativamente semplici come ciclabili o strade forestali, non disdegnando qualche semplice single track.
Non ci sono molte regolazioni da fare su questo modello a tutto vantaggio della semplicità di utilizzo ma non mancano particolari interessanti, come il comando a manubrio per bloccare la forcella, molto utile nei tratti asfaltati.
Se invece abbiamo già esperienza nel mondo della Mtb e siamo un po’ più rodati con i single track e gli sterrati potremmo anche valutare mezzi più performanti e aggressivi.
Il mercato pullula di proposte e, restando in casa Brinke, si può considerare la XFR+, nella foto in basso, di cui trovate qui le specifiche e i prezzi.

Ovviamente la scelta della bicicletta è data da molti fattori quali il prezzo, la propria capacità tecnica, la voglia di cimentarsi in situazione via via più difficili e via discorrendo. Il nostro consiglio è quello di affidarsi ad un bravo negoziante o ad un biker fidato ed esperto che conosca il mondo della bicicletta e possa indirizzarci verso il mezzo giusto, sopratutto se questo è il nostro primo acquisto.
A tale riguardo vi invitiamo a leggere i nostri consigli su quale e-Mtb acquistare.

Molti marchi hanno modelli a catalogo dedicati al mondo femminile, con componenti e geometrie specifiche anche se molte volte queste versioni variano solamente per la colorazione e il nome.
L’abbigliamento
Nel video non abbiamo menzionato l’abbigliamento, perché, ad eccezione del casco e di altri particolari che stiamo per menzionare, rimane un aspetto importante ma non cruciale.
Ci capita molto spesso di vedere persone in sella a bici da svariate migliaia di euro con abbigliamento decisamente non adeguato ed in molti casi addirittura deleterio per il piacere dell’uscita in bici e talvolta anche per la sicurezza.
Quello che insieme ad Erika sentiamo di consigliarvi è di non sottovalutare i calzoncini e maglia specifiche per bici, elementi che, insieme al caso, vanno considerati.
Ci sarebbero anche le scarpe, ma tutto sommato alla prima uscita possiamo anche utilizzare un paio di scarpe da ginnastica con suola abbastanza rigida e pedali senza agganci.
Poi, se si inizia a fare un po’ più sul serio, allora si può valutare un paio di scarpe ad hoc, come quelle mostrate in basso, che possono essere per pedali flat (cioè senza agganci) o pedali clipless (cioè con sistema di aggancio e sgancio rapido).


Il casco, comunque, è il primo e unico accessorio indispensabile per ogni rider, esperto o novizio che sia.
Scegliamolo bene perché ci accompagnerà in tutte le nostre uscite.
Per quanto riguarda i consigli sull’abbigliamento, è soprattutto d’inverno che richiede maggiore attenzione ed esperienza, per cui vi rimandiamo a una serie di articoli che riguardano la stagione più fredda: prima parte, seconda parte, terza parte, quarta parte.
Abbiamo anche realizzato una speciale intervista ad Omar Di Felice, un ultracyclist che di condizioni estreme se ne intende parecchio.

Tenete presente, comunque, che il minimo indispensabile almeno d’estate per poter uscire e pedalare in tranquillità sono casco, calzoncini con fondello e maglia.
Il calzoncino con fondello, in particolare, è fondamentale perché ci dà il massimo comfort anche dopo parecchie ore in sella.
Come detto nella sezione della scelta bici è sempre buona cosa affidarsi a un negoziante o una persona di fiducia che può consigliarci un prodotto adatto alle nostre esigenze. Stesso discorso per l’abbigliamento dedicati al gentil sesso.
Quasi tutte le aziende produttrici di abbigliamento e accessori hanno in catalogo prodotti dedicati al mondo femminile, pensati ovviamente non solo per i gusti, ma anche per l’ergonomia e le caratteristiche fisiche diverse tra uomo e donna.

E ora si esce a pedalare…
Una volta che siamo in possesso del nostro “starter kit” siamo pronte per uscire a pedalare.
E qui ci troviamo di fronte la parte sia più emozionante, sia più impegnativa.
La Mtb e la e-Mtb, a differenza della bici da strada, richiede molta più tecnica e “coraggio” per affrontare sterrati e sentieri.
Il consiglio quindi è limitarsi alle strade sterrate e battute all’inizio in modo che le difficoltà siano ridotto al minimo.
Poi, se sboccia la passione (cosa molto probabile…) allora ci si può confrontare con situazioni via via più difficili e appaganti.
E, a tale riguardo, vi invitiamo a leggere i consigli di Valentina Macheda per un uso più impegnativo della Mtb.
L’importante è iniziare per gradi per evitare di trovarsi in situazioni poco piacevoli o addirittura pericolose.
Meglio le strade facili, anche asfaltate, per prendere confidenza con la e-Mtb, la pedalata, la propria resistenza e la fatica.
Sì, la fatica, perché anche se la bici ha la pedalata assistita, comunque un minimo di fatica è da mettere in conto.
Ma vi piacerà, vedrete…

Uscite con un biker più esperto
Se abbiamo la fortuna di essere supportati da persone più esperte il processo di apprendimento può essere molto più veloce e, soprattutto, anche le prime uscite saranno più divertenti.
Ma se non c’è modo di pedalare in compagnia, non intimoritevi e uscite ugualmente: la e-Mtb è un mezzo magnifico per iniziare e soprattutto facile da usare.
Restate su strade secondarie e con fondo battuto e/o asfaltato e tutto andrà liscio.
Man mano che la voglia di pedalare aumenta, aumenta anche la voglia di sapere più cose sull’uso della e-Mtb.
E se non abbiamo un amico esperto, possiamo sempre rivolgerci ai maestri di Mtb, soprattutto a quelli che utilizzano anche le e-Mtb.
Un ottimo esempio è la Gravity School di Luca Masserini (foto in basso) che è stata fra le prime ad organizzare eventi specifici riservati alle donne.

Quanto uscire?
Più tempo si dedica a questo sport e più velocemente si riescono a percepire i benefici.
Le prime uscite, però, devono essere brevi, massimo due ore e con dislivelli (cioè la quantità di salita) contenuti, diciamo non superiori a 500 m.
Se da un lato è vero che la e-Mtb è facile da usare in salita, va considerato anche che poi si deve essere in grado di guidarla in discesa.
Non sottovalutate questo aspetto…
Per poter parlare di allenamento si dovrebbero fare almeno 2 se non 3 uscite a settimana e questo può richiedere un impegno non proprio trascurabile.
L’ideale è non concentrare tutte le uscite nel weekend, ma provare a fare una o due uscite durante la settimana anche solo di un’ora ciascuna.
Un’ora di pedalata, per chi non è avvezzo all’attività sportiva, non è proprio banale ed è un modo formidabile per rigenerare entusiasmo, vitalità e motivazione nella vita di tutti i giorni.
Non ci credete?
Provate…

La gestione della batteria
Un mezzo come la Brinke Raptor ha una batteria da 418 Wh il che permette di affrontare percorsi anche abbastanza impegnativi in termini di salita.
I 3 livelli di assistenza del motore Shimano Steps 6000 vi daranno la possibilità di affrontare le salite secondo le vostre necessità-possibilità e quasi certamente una singola carica della batteria sarà sufficiente per affrontare le prime uscite impegnative.
Il consiglio che vi diamo insieme ad Erika è di pedalare agili, cioè di far girare più velocemente possibile le gambe, in modo da attivare al meglio la circolazione sanguigna, ridurre il consumo della batteria e ottenere prima dei benefici fisici dalla vostra attività in sella.
Cosa portare con sé?
Una e-Mtb come la Brinke Raptor, al pari di altre e-bike con batteria alloggiata sul tubo obliquo (foto sopra), non permette di portare con sé la borraccia, quindi occorre rimediare usando uno zainetto nel quale infilare altri oggetti che pensate possano servirvi.
Vi raccomandiamo, però, di non esagerare e lasciate che sia l’esperienza a dirvi cosa portare di volta in volta.
E il cibo?
Diciamo che se l’uscita non dura più di un’ora può non essere necessario mangiare, mentre lo diventa se si va oltre l’ora e mezza di pedalata.
Vi raccomandiamo anche di tenere andature moderate: tornate a casa con le gambe ancora intatte e non distrutte dalla fatica.
Per diventare atlete come Erika la strada è lunga…
Bene, adesso vi abbiamo dato tutte le indicazioni principali di cui avete bisogno.
Noi ci auguriamo che questo articolo faccia nascere altre e-biker e che presto o tardi ci incontreremo sui sentieri.
Ricordate sempre che il motivo migliore per iniziare a pedalare è divertirsi e stare bene e la bici e la e-Mtb sono due strumenti che imparerete presto ad amare.
Bene ragazze, ora è davvero tutto e buone pedalate!
Qui tutte le info sulle Brinke Bike