Per legge il motore della e-mtb ha una potenza di 250 Watt.
Nominali o di picco?
Qual è la differenza?
Questo articolo punta proprio a fare chiarezza, tirando in ballo anche il parametro coppia motrice.
Nell’elaborare questo articolo ci siamo avvalsi della consulenza di Shimano e Specialized e abbiamo scoperto caratteristiche molto interessanti che stiamo per svelarvi.

motore della e-Mtb



LA POTENZA NOMINALE
Dando un’occhiata alla normativa vigente riguardo le biciclette a pedalata assistita si fa riferimento alla potenza nominale che non deve superare i 0,25 kW.
Cosa vuol dire potenza nominale?
È quella potenza che è in grado di erogare un motore in condizione di equilibrio termico.
Senza coinvolgere termini e questioni troppo tecniche, la possiamo definire come la potenza che può erogare un motore nell’arco di un’ora senza che la temperatura si discosti di un certo valore rispetto alla temperatura di riferimento (precisamente c’è scritto sulla normativa).

motore della e-Mtb

Come temperatura di riferimento si prende generalmente un valore di 20° C, senza dimenticare che le normative variano da un continente all’altro.
Inoltre, la normativa specifica che i motori per e-bike non devono erogare potenza se non si pedala o se si supera la soglia dei 25 km/h.
Vi proponiamo di seguito una parte della normativa:
“ This European Standard is intended to cover electrically power assisted bicycles of a type which have a maximum continuous rated power of 0,25 kW, of which the output is progressively reduced and finally cut off as the EPAC reaches a speed of 25 km/h, or sooner, if the cyclist stops pedalling.”

motore della e-Mtb
Anche i motori pensati per le e-Mtb leggere, come il Fazua per la Trek E-Caliber, riescono a sviluppare i 250W nominali.

LA POTENZA DI PICCO
Questo valore, che alcune aziende dichiarano, indica la potenza massima che un motore è in grado di erogare.
Ed è un dato, fra quelli che caratterizzano le prestazioni di un motore, che può essere molto diverso fra un motore e l’altro.
Il picco di potenza è chiaramente qualcosa che si riferisce sia all’hardware, cioè a come sono costruiti motore e batterie, che alle impostazioni contenute nel software.
Il picco di Watt è raggiunto in base alla tensione della batteria (Volt) moltiplicata per la corrente elettrica (A, cioè ampere) gestita dal controller, cioè l’unità che gestisce il flusso di corrente.
Per fare un esempio la maggior parte dei motori delle e-Mtb prodotte per l’Europa utilizza una batteria da 36 V.
I loro controller sono noti per funzionare in media a 15 A, il che porta a 36×15 = 540 W di picco di potenza.
Questa impostazione è piuttosto diffusa in campo e-Mtb per cui è frequente avere picchi di potenza che vanno ben oltre i 250 Watt nominali.

motore della e-Mtb
Il motore della e-Mtb, come quello della Rocky Mountain Powerplay, è in grado di erogare picchi di potenza fino a 770 Watt.

Chiaramente l’erogazione di questa potenza è possibile solo nelle modalità di assistenza più alte (ad esempio Turbo per Specialized e Boost per Shimano), quelle che, appunto, offrono maggiori prestazioni e alti consumi di corrente.
L’erogazione della potenza di picco è possibile, quindi, fintanto che la temperatura di esercizio del motore rientra nei parametri prestabiliti, cioè non si discosta oltre un certo valore dalla temperatura di riferimento.
Se nell’erogare la potenza di picco il motore supera la soglia di temperatura prestabilita, la potenza erogata diminuisce per rispettare i parametri di omologazione.
Va da sé, quindi, che la potenza di picco può essere erogata per lassi di tempo contenuti che dipendono, ad esempio, dalla temperatura esterna, dal peso del biker, dalla pendenza della strada e via dicendo.

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LA COPPIA MOTRICE
La coppia motrice, espressa in Nm (Newton metro), è il valore più noto in campo motoristico, perché è il valore che più si differenzia fra un produttore e l’altro.
Ed è anche uno dei più importanti, perché rappresenta la capacità di accelerare, il che nella guida si traduce, passateci il termine, nella capacità di “tirarti fuori dai guai”.
Quindi, a parità di rapporto, più elevata è la coppia motrice, più elevata sarà l’accelerazione.
Per avere, invece, la massima accelerazione a una determinata velocità, bisognerà utilizzare il rapporto di trasmissione che a quella determinata velocità consente di trasmettere alle ruote la massima potenza possibile, affinché la coppia trasmessa alle ruote sia massima.

motore della e-Mtb

Per fare un ulteriore esempio, è per questo che le automobili con alti valori di coppia a bassi regimi, a parità di potenza massima, hanno ripresa migliore.
È per questo motivo che nelle competizioni con limiti di potenza si cerca di avere valori di coppia molto elevati ai bassi regimi.
Per concludere è per tali ragioni che molti produttori si adoperano (vista la potenza nominale prefissata) ad ottenere valori di coppia più alti per offrire agli utenti un motore che risulti più “corposo”.

IN CONCLUSIONE…
La potenza e quindi il motore della e-Mtb per tutti i brand deve sottostare alla normativa che prevede 250 Watt nominali, cioè in regime di equilibrio termico.
Però, se si riesce a contenere l’innalzamento della temperatura o a ristabilire i parametri secondo i quali è regolata la normativa, i motori elettrici per e-Mtb possono sviluppare potenze di picco che vanno ben oltre i dati nominali e valori di coppia sorprendenti.

motore della e-Mtb

Se vi è piaciuto questo articolo sul motore della e-Mtb e la sua potenza sappiate che prossimamente scopriremo come quest’ultima possa influenzare la guida e la scelta della nostra e-Mtb ideale.
Intanto se volete entrare dentro alle vostre e-Mtb vi consigliamo un paio di articoli:

Motore a 36 V o 48 V: cosa cambia e qual è meglio scegliere?

Batterie delle e-Mtb: quali sono e quale futuro?

Stefano Chiri

Ciao, mi chiamo Stefano Chiri e quello che più mi piace è stare in sella ad una due ruote, ancora di più se è una bici. Mi piace la guida, arrivare al mio limite e trovarlo in tutto quello che ho modo di provare. La bicicletta è diventata la mia vita, l'ho vista e continuo a vederla da ogni punto di vista, da meccanico, tester, maestro e "atleta", cercando di trovare sempre nuovi spunti per andare avanti, migliorarmi e per coinvolgervi nell'universo della Mtb e della bici a 360°. Stefano Chiri