Marco Aurelio Fontana ci ha raccontato cos’è per lui la e-Mtb, in particolare il mondo delle competizioni.
Abbiamo passato due interessanti giorni insieme, provando la nuova Focus Sam Square in Val di Sole con la quale correrà e parteciperà ai tanti eventi in programma.
Abbiamo notato un Fontana molto rilassato e completamente immerso nel mondo delle e-Mtb.
Una cosa è certa, sembra proprio divertirsi in questo “nuovo” ambiente…
SC

Marco Aurelio Fontana

– Campionato Italiano e-Mtb Xc al Ciocco, sappiamo che sarai presente, ti piace questa versione del Xc?
– Come format si, mi piace quello del cross country.
Però non ci sono ancora piste o tracciatori in grado di far emergere quello che veramente puoi fare con una bici elettrica.
Sono un po’ contrario ad un Xc elettrico se non è realmente tecnico, perché altrimenti fare con una bici elettrica quello che puoi fare con una bici normale, è più una disciplina per amatori, per chi si avvicina e vuole divertirsi.
Quando vedi un Pro andare con un’elettrica è andare in bici 2.0, quindi mi piacerebbe che l’e-Mtb Xc avesse un altro approccio, ancora più tecnico.
Ad oggi l’Enduro World Series elettrico è molto più interessante.

– Come pensi sarà il futuro delle competizioni in e-Mtb?
– Vedo tantissime gare di enduro! La bici elettrica da enduro è a tutti gli effetti una bici da enduro! Va fortissimo e ti permette di fare un giro enduristico molto bello, con trasferimenti in salita proibitivi. Ti permette di fare un controllo orario tirato, superare ostacoli di una certa difficoltà anche in salita…
Mi piace pensare che il futuro delle gare per bici elettriche sia prettamente enduro.

– Quindi, pensi che sparirà l’Xc elettrico?
– Ma no, questo non credo. Bisognerà vedere quest’anno cosa farà anche l’UCI con il mondiale.
Se iniziano a tracciare in modo adeguato allora può avere un futuro anche l’e-Mtb Xc.
Ad oggi la bici da enduro elettrica ti permette di fare delle cose talmente aliene che è assurdo pensare di non fare delle gare per bici elettriche, come invece sta facendo l’Ews-E.



– Che tipo di format ti piacerebbe realizzare?

– Dopo un anno passato a fare gare di e-Mtb mi sono detto che è stato bellissimo, ho fatto anche il Tour du Mont Blanc che è una gara avventura, esperienza, navigazione.
Però l’anno scorso ho pensato: manca ancora la gara con il format corretto.
Quest’anno ho fatto la prima gara di Ews-E a Zermatt, e devo dire che è stata semplicemente perfetta. Tre giri, un giro e cambi la batteria, speciali diverse, una prova sola per Ps, una Ps in salita, un controllo orario tirato.
Bellissimo!
Era da un po’ che non mi emozionavo e non mi caricavo così per fare una gara.
Perché qui l’obiettivo non è salvare la batteria, visto che puoi cambiarla, ma è quanto e cosa posso fare con una bici elettrica.
Come sulle moto o sulle auto, nella massima espressione di sport, non vince chi risparmia di più ma chi va più forte.

– Utilizzando così tanto l’elettrica, hai perso un po’ di forma fisica?
– Sono più tonico, ho un fisico più da “uomo” e meno da ciclista del Tour de France.
Adesso mi sento più riposato e sto meglio proprio a livello fisico, perché comunque prepararti a livello fisico per le Olimpiadi o per il mondiale, ti mette in una condizione tale che se tu prendi un colpo d’aria ti viene il raffreddore.
Mentre adesso siamo a cena, in malga, potrei scendere a petto nudo in valle e sono certo che domani starei bene.

Marco Aurelio Fontana

Adesso sto meglio, perché l’agonismo di un certo livello non è così salutare, metti il tuo corpo al limite per fare quello che fai.
Certo, se mi chiedi: «A fare lo Stelvio adesso ci metti di più?». Ti rispondo sì, ovviamente, ma adesso sto bene e ho una velocità in discesa che prima non avevo.
Oggi ho un fisico che mi sostiene a fare cose che prima non potevo.

– Adesso, quindi, come ti alleni? Su cosa lavori in particolare?
– Sì, mi alleno, perché non può essere diversamente, ma non come prima. Adesso soprattutto giro tanto in bici. Ho tanti contenuti da fare con tanti brand e quindi, appena ho tempo, più che allenarmi giro in bici.
Cerco di “capire” meglio la mia bici, fare delle sessioni di test… Piuttosto che lavorare sulla forma fisica preferisco prendere i tempi, provare nuove soluzioni per andare più forte.
Migliorare la confidenza con il mezzo.
Lavoro sull’essere in simbiosi con la bici, perché adesso comunque hai un motore elettrico, qualcosa che prima non avevi, quindi cerco di capire come sfruttarlo al meglio.



– Per concludere, prossimi appuntamenti con le gare?

– Sicuramente il Campionato Italiano anche se l’hanno messo in calendario un po’ all’ultimo e il giorno dopo l’Ews-E di Pietra Ligure, anche se dovrei andare alla cieca, che è un po’ un rischio.
Però adesso so che quella è la mia direzione, io adesso sono un pilota di discesa, non sono un pilota di Cross Country.
Adesso voglio fare gare Gravity, enduro e di conseguenza fare esperienza.
Poi ci sarà il Mondiale che sembra in format cross country e poi la finale di Ews-E in Francia.
Tanti eventi e tante fiere, ma gare per quest’anno “solo” queste.

Abbiamo scoperto una nuova dimensione in Marco Aurelio Fontana, disponibile, rilassato, divertito e con in mente sempre idee nuove, proprio come questa dove “suona” la bici…

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Stefano Chiri

Ciao, mi chiamo Stefano Chiri e quello che più mi piace è stare in sella ad una due ruote, ancora di più se è una bici. Mi piace la guida, arrivare al mio limite e trovarlo in tutto quello che ho modo di provare. La bicicletta è diventata la mia vita, l'ho vista e continuo a vederla da ogni punto di vista, da meccanico, tester, maestro e "atleta", cercando di trovare sempre nuovi spunti per andare avanti, migliorarmi e per coinvolgervi nell'universo della Mtb e della bici a 360°. Stefano Chiri